domenica 29 giugno 2014

Quasi Nasta

Che arrivava il maltempo lo sapevamo già da casa...

E così è stato. L'idea era quella di salire sulla Nasta, anche se era chiaro che il raggiungimento della meta sarebbe stato molto improbabile.


Siamo saliti dal Pian della casa fin oltre il rifugio Remondino, fino a quando pioggia vento e grandine ci hanno fatto desistere e tornare sui nostri passi.


Dopo una sosta al rifugio il tempo sembra esser più clemente, così ripartiamo.
Flavio davanti, poi Luigi ed io.


I contrafforti della Nasta.


La cascata che sparisce sotto la neve. Il bianco terreno si fa sempre più ripido.



Davanti a noi solo un francese, che ha come meta il rifugio Ellena Soria. Con questo tempo una traversata solitaria di questo tipo non è proprio opportuna. Infatti lo ritroveremo a pranzo al tavolo con noi.


Torna a soffiare forte il vento, mentre ci avviciniamo al Lago della Nasta.


Ci poniamo come obbiettivo il raggiungimento del Colle della Forchetta a quasi 3000 m, in cima a quel canalone ben visibile nella foto sotto.


Siamo al lago, ancora quasi completamente gelato.


Eccolo visto dall'alto durante la salita.


Incontriamo anche i resti di un piccolo che non è sopravvissuto all'inverno.


Ci superano tre persone proprio all'imbocco del canale.



Qui vento e acqua gelida tornano a colpirci. Io sono in cima, mentre Flavio e Luigi stanno per arriavre.


Durante la discesa è la lunga scivolata di Luigi nel canale, che ci fa stare col fiato sospeso per alcuni secondi. Fortunatamente solo qualche graffio e un bello spavento.


Dopo preferisce proseguire legato.


Il tutto per farci buono l'appetito e goderci la polenta al rifugio Remondino!

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